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Diritto di scegliere un call center italiano

Spedita il 26/07/2012

Se l'azienda dovesse decidere di spostare l'attività di call center fuori dal territorio italiano deve darne comunicazione, almeno 120 giorni prima del trasferimento, al ministero del lavoro e delle politiche sociali indicando i lavoratori coinvolti. Altra comunicazione obbligatoria deve essere fatta all'Autorità garante per la protezione dei dati personali. Nella comunicazione al garante della privacy deve essere indicato quali misure vengono adottate per il rispetto della legislazione nazionale, in particolare del Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 196/2003 e del Registro delle Opposizioni (alle chiamate indesiderate). Analoga informativa deve essere fornita dalle aziende che già oggi operano su paesi esteri.

Ne consegue che quando un cittadino effettua una chiamata a un call center deve essere informato preliminarmente sul paese estero in cui l'operatore con cui parla è fisicamente collocato. Non basta. L'utente ha anche un diritto di opzione: deve poter scegliere che il servizio richiesto sia reso tramite un operatore collocato sul territorio nazionale. Il trattamento dei dati personali viene, infatti, realizzato anche nel paese estero, ma non è detto che siano garantite le medesime prerogative descritte dalla legislazione italiana.

Anche quando un cittadino è destinatario di una chiamata da call center dev'essere preliminarmente informato sul paese estero in cui l'operatore è fisicamente collocato.

fonte ItaliaOggi

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